JABEL KANUTEH-MARCO ZANOTTI Are You Strong?

Are You Strong? è il secondo lavoro del duo multietnico formato da Jabel Kanuteh e Marco Zanotti.
Chi sono costoro? Jabel Kanuteh è un griot (ovvero un poeta e cantore che svolge il ruolo di conservare la tradizione orale degli avi), nato nel 1996 a Tambasansagang in Gambia. Ha iniziato fin da bambino a studiare la kora, strumento a 21 corde diffuso presso tutti i popoli Mandinka dell’Africa Occidentale per poter esercitare il mestiere di griot che gli proviene dal cognome della sua famiglia. Nel 2014 parte dal Gambia e dopo un viaggio durato un anno attraverso i deserti di Niger, Mali e Libia arriva infine in Italia. In quanto ambasciatore del suo ruolo di pace (in epoca precoloniale i griot erano anche interpreti e ambasciatori) partecipa a numerosi festival come il Fano Jazz festival, Isole Che Parlano, Le radici nella musica”, “Paesaggi Sonori”, “Suoni della Murgia”, “Teatro nei calanchi”, “Snodi”, “Festival della Filosofia”. Nel 2019 ha tenuto un concerto al Quirinale con Paolo Angeli per i concerti alla Cappella Paolina. Nel 2020 esce il suo primo LP Freedom Of Movement col quale inaugura il suo sodalizio con Marco Zanotti.

Quest’ultimo nato a Faenza nel 1976 è un musicista di lungo corso, anticonvenzionale, imprevedibile, curioso delle tradizioni musicali del mondo. Compositore, performer e produttore, nasce come batterista e percussionista ma inizia a sperimentare e appassionarsi al suono di strumenti della tradizione africana come lo mbira (una sorta di tastiera in metallo o in legno accordata generalmente su una gamma pentatonica e da un risuonatore che può essere costruito da oggetti di vario tipo) e dal kamalen’goni (uno strumento a corde di nylon fissate con anelli parallelamente al collo dello strumento, tipico del Mali). Zanotti è stato fondatore della Classic Orchestra Afrobeat (3 LP e 1 EP all’attivo) e dei Cucoma Combo (il cui primo LP è del 2019). Ha suonato con il trio d’improvvisazione Mothra e in duo con Fabio Mina, Cumbia Poder, Del Barrio e Regional Matuto.
Ha collaborato con le compagnie Fantateatro e Magnifico Teatrino Errante, ha tradotto l’edizione italiana della biografia di Fela Kuti e ha pubblicato il suo primo album solista Reflexio nel 2019.

Dall’incontro di due (o forse più) continenti, intrecci di vite e prospettive nasce Are You Strong? (dal nome di un popolare gioco di carte africano) pubblicato il 20 maggio 2022 dalla label Brutture Moderne. Il palinsesto di questo nuovo lavoro è il dialogo spontaneo tra questi due musicisti affinato da due anni di concerti nei jazz festival e nei centri sociali. Rispetto all’album precedente le sonorità si ampliano col sistematico uso dello mbira e la presenza in quasi tutte le tracce della voce di Kanuteh in lingua mandengue. Ma si ampliano e si moltiplicano anche le influenze stilistiche che mescola l’afrobeat, la tradizione musicale africana ed orientale, il new jazz britannico, e persino musica celtica (ad es. in Saabu e nella più melodiosa Beh Mang Woonoo). Quella di Kanuteh e Zanotti è una musica di contaminazione che parla dei contrasti e delle sintesi fra il Nord e il Sud del mondo, un crocevia in cui s’inserisce il melodismo metaoccidentale (il reel classicheggiante per archi con vocalità africane di Maasenah Ceesay, lo sfrenato flamenco di Nna Mbenalaleh), i ritmi ballabili (il pop di Itele Bensambala su tappeto ritmico di percussioni e basso dub), le influenze più orientaleggianti (il raga su ritmi scatenati di We Want To Dance, il singolo apripista, il caleidoscopico gamelan percussivo di Chemutengure) e naturalmente la jazz fusion presente in tutta o quasi l’ossatura sonora dell’album e il cui manifesto è l’iniziale title-track. In otto brani per quasi 37 minuti di musica il duo Kanuteh-Zanotti è riuscito nell’impresa di accostare musica jazz (dai Dzyan e gli Embryo degli anni Settanta ai Melt Yoursel Down degli anni Dieci), world music mediterranea (Handala, Al Darawish, Dissoi Logoi, Kunsertu, Agricantus, Indaco, i primi lavori solisti di Mauro Pagani) e tradizione africana (Fela Kuti ovviamente, Youssou N’Dour, Johnny Clegg and Savuka, Faisal Taher): non è poco, non era scontato, è meritevole di ulteriori sviluppi. Accanto a Kanuteh (voce, kora, percussioni) e Zanotti (batteria, mbira, percussioni), suonano Fabio Mina (flauto, electronics), Federico Squassabia (tastiere), Francesco Guerri (violoncello), Gianni Perinelli (sax), Kalifa Kone (tama), Paolo Andriolo (basso), Stefano Pilia (chitarra, basso) e Valeria Nasci (seconda voce).

di Alfredo Cristallo

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