SICK TAMBURO Paura E L’Amore

 

I Sick Tamburo sono un gruppo nato da una costola dei Prozac+, band di Pordenone che è passata
nella storia del rock italiano come archetipo del punk pop giovanile fra il 1995 e il 2007. Il progetto
ha preso forma nel 2007 per impulso di Gian Maria Accusani (chitarra, voce) ed Elisabetta Imelio
(voce, basso) ed inizialmente era stato pensato come un progetto di percussioni noise (poi
diventato un side-project di Accusani col nome di Hardcore Tamburo), poi dopo la pubblicazione
dei primi singoli su Myspace il progetto si converte ad un punk pop derivativo e vintage che
riprende il discorso dei Prozac+ là dove si era interrotto (merito del controllo assoluto di Accusani
sul materiale del gruppo). I Sick Tamburo sviluppano inoltre un codice distintivo che li identifica
visivamente: passamontagna neri durante le esibizioni e nomi di fantasia (Accusani è Mr Man e la
Imelio è Boom Girl) e si affidano al progetto collettivo indipendente della label La Tempesta Dischi.
Il primo album omonimo esce nel 2009 con Doc Eye alla batteria e String Face al basso) puntando
su ritmi ripetitivi e minimalisti. Il gruppo inizia vari tour in Italia e dopo la pubblicazione di vari
singoli, pubblicano il secondo album A.I.U.T.O. che vira su un rock elettronico e più melodico. Il
terzo album esce nel 2014 col Titolo Senza Vergogna con una formazione che vede insieme
Accusani, Imelio, Doc Eye più i nuovi Frog Man (chitarra) e Miss Understanding (basso). Dopo l’EP
del 2012 intitolato La Mia Mano Sola esce il quarto album del gruppo intitolato Un Giorno Nuovo
(2017). Due anni dopo completano quella che lo stesso gruppo considera l’ultimo LP di una loro
trilogia sul disagio iniziata con Senza Vergogna, pubblicando il loro quinto album Paura E L’Amore
che esce il 5 aprile 2019: la formazione è ora composta da Accusani, Imelio, Gloria Abbondi
(basso), Claudio Marino (batteria) e Gabriele Ponticiello (chitarra). Dal punto di vista delle liriche,
la band affronta il tema della disperazione, della solitudine e della paura assecondando un cliché
adolescenziale che rimane come già nei precedenti dischi il loro più ovvio target commerciale. Dal
punto di vista musicale si affidano ad un punk pop dal sapore vintage che sviluppa convenzioni
sonore del punk e del garage piegate a logiche melodiche minimali e dark e compenetrate da un
effettismo dell’alienazione fino a comporre per iperrealismo un tetro affresco di cultura giovanile
e angoscia esistenziale. In realtà i Sick Tamburo compongono partiture che sono piccole sinfonie di
trucchi di produzione. Le canzoni in sé fondono pop, dark e new wave mescolando orecchiabilità,
tono decadente e velleità sperimentali. L’idea non è quella di stordire ma di sedurre: armonie
dense (musicalmente e liricamente) ma dominate da chiavi minori. Più che brani di musica rock
sono jam di studio, strati di effetti sonori sovrapposti e incastonati ad arte e intrisi di una nostalgia
che riporta musicalmente il gruppo agli inizi della loro avventura come se nulla fosse cambiato dal
2007. La scaletta infatti ripropone le tracce del loro pop alternativo secondo meccanismi ormai
ben collaudati: c’è il punk pop con cadenze da incubo di Lisa Ha 16 Anni, i voodobilly incalzanti di
Baby Blue e Quel Ragazzo Speciale, le slamdance hardcore di Agnese Non Ci Sta Dentro e Il Più
Ricco del Cimitero che pagano il loro tributo al punk pop degli Husker Du, il punk d’assalto di Mio
Padre Non Perdona propulso da sventagliate di chitarra e organo Farfisa, la new wave elettronica
con sussulti dance e ritmi pow wow di Anche Tim Burton La Sceglierà, mentre appartengono a un
milieu più pensoso e riflessivo il folk pop acustico con violino classicheggiante di Puoi Ancora e a
uno stile più sbarazzino e impertinente l’indie pop di Impermanente che appartiene al classicismo
del gruppo. Paura E L’Amore è quindi una conferma e un passo avanti delle tematiche del gruppo

in attesa magari di una svolta radicale che non necessariamente ci sarà; e forse è meglio così. Il
progetto Hardcore Tamburo appare in Agnese Non Ci Sta Dentro. Tutte le canzoni sono cantate da
Accusani a conferma dei problemi di salute della Imelio.

di Alfredo Cristallo

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