IL FRIGO SENZA CORRENTE INVENTATO DA UNA GIOVANE LIVORNESE

Freeijis, il frigo senza corrente porta la firma di una giovane italiana

La livornese Caterina Falleni, 24 anni, ha vinto il prestigioso Alexera Singularity Contest: ora, grazie a una borsa di 30mila dollari, studia al centro Nasa della

Silicon Valley

Gli esseri umani sudano quando fa caldo, giusto? Bene, anche Freeijis – il frigorifero che non ha bisogno di elettricità – replica questo intelligente e connaturato sistema di termoregolamentazione. L’ha messo a punto una giovane ricercatrice livornese, Caterina Falleni, per la sua tesi di laurea all’ Isia, l’Istituto statale per il design di Firenze. Da lì, il botto: il piccolo aggeggio per conservare i cibi si è aggiudicato anche il prestigioso Axelera Singularity Contest 2012. Un premio che le è valso una borsa di studio da 30mila dollari grazie alla quale sta partecipando al Graduate Studies Program 2012 della Singulairty University. Dove? Al centro di ricerca Nasa Ames, nella Silicon Valley.

Destinato in particolare a frutta, verdura e ortaggi, Freeijis è un contenitore realizzato da due parti: una in alluminio e l’altra in terracotta. La prima si inserisce nella seconda e nell’intercap

edine va messa dell’acqua fredda. Insomma, un sistema di refrigerazione che sfrutta le caratteristiche dei materiali a cambio di fase (“phase change materials”). Chi ha viaggiato in Africa avrà drizzato subito le orecchie: in effetti la designer in erba si è ispirata proprio ai vari sistemi che, nel caldissimo continente nero, alcune tribù sfruttano da centinaia di anni per conservare i cibi. Tentando però di rendere il sistema compatibile con la cultura e il design occidentali.
“ Alla fine il progetto Freeijis – ha detto Eric Ezechieli, presidente di Axelera – è stato valutato come vincente perché unisce tecnologia e design, due dei fondamentali punti di forza del sistema Italia, e Caterina è stata valutata come particolarmente adatta a immergersi nel clima imprenditoriale e multidisciplinare di Singularity University, e contribuire al lavoro di tutta la classe del 2012, facilitandone l’integrazione di competenze”.

Al momento Freeijis è solo un prototipo, per quanto fortunato. Sembra tuttavia che la Falleni – prima studentessa italiana ammessa ai Graduate Studies della Singularity, il cui concorso aveva l’obiettivo di trovare progetti che rendano migliore la vita, la salute, l’istruzione, la sicurezza nei prossimi tre anni ­– abbia intenzione di trovare dei finanziamenti per lavorarci ancora e perfezionarne una versione da lanciare in commercio.

FONTE: INFORMAZIONE LIBERA
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