Direttamente dal palco del Dream Stage del Metarock 2012, un’intervista agli STR8, che già solcarono queste scene nel 2007, come supporter dei 30 Seconds to Mars.

Grazie ad Imperfect Fleur, fotografa, hayr stylist, make-up artist ed artista poliedrica, siamo riusciti ad intervistare gli STR8, gruppo che si sta distinguendo nel panorama musicale underground nostrano.

Formatisi nel 1998, dopo i due demo (“STR8” nel 2000 e “Memories” nel 2003), viste le recensioni positive, anche nei webzine del settore, e l’ottima risposta del pubblico ai live, la band esce nel 2006 con il primo full lenght “Soul Inside?” per l’etichetta Adverse Rising. “Soul Inside?” è testimone della ricerca di suoni e sonorità che appartengono a generi diversi. Chitarre con distorsioni pesanti che si sdoppiano su armonie jazzistiche, partiture di basso estremamente funky che vengono affiancate da chitarre e voci potenti e al tempo stesso melodiche.
Adesso sono in attesa della pubblicazione del loro secondo album “No more flames”, prevista per la fine dell’anno.
Direttamente dal palco del Dream Stage del Metarock 2012, un’intervista agli STR8, che già solcarono queste scene nel 2007, come supporter di 30 Seconds to Mars, Aiden e Afterhours.

* Cominciamo dall’inizio: Chi sono gli ”STR8”?

STR8 è il progetto di 5 musicisti (Alessandro Briganti: Voce, Filippo Bendinelli e Raffaello Terreni: Chitarre, Emiliano D’Alessio: Basso, Luca Lembo: Batteria) legati dall’idea comune di creare un’entità con un proprio sound ed una propria personalità. L’ambizione era di riuscire ad ottenere sonorità potenti e curate che fossero al tempo stesso di facile assimilazione.

* Come e quando nasce questo progetto?

La prima lineup degli STR8 nasce nel 1998, con la fusione di alcune band del movimento metal di Pisa, e nel 2000 propone un primo demo “STR8”. Con gli anni ci sono stati vari cambiamenti fino ad arrivare alla formazione attuale, insieme dal 2003. Da allora abbiamo realizzato un demo “Memories”,  un EP “One Last Time”, un full lenght “Soul Inside?” (Rising Works/Self) e abbiamo terminato di recente le registrazioni del nostro prossimo lavoro.

* Da dove deriva il nome del gruppo?

Volevamo un nome che ci ricordasse sempre i nostri obiettivi. STR8 è la trasposizione fonetica di “straight” (STR8 si pronuncia “streɪt” come “straight”, appunto) significa “dritto”, “che va al punto”. Era interessante avere un nome che indicasse sempre la giusta direzione.

* Che rapporto avete nei confronti delle moderne correnti musicali? Da cosa siete influenzati?

Noi siamo della vecchia scuola, le nostre radici musicali si rifanno ai Pantera, Sepultura, Death, Slayer, Metallica… Siamo però molto curiosi della musica che gira oggi. Tutto lo scenario musicale è talmente cambiato che riteniamo giusto ascoltare qualunque band valida che ci possa dare la giusta spinta per migliorare. Capita spesso che ci troviamo ad ascoltare insieme band attuali: ultimamente abbiamo apprezzato molto l’ultimo lavoro dei RED, poi Avenged Sevenfold, Five Finger Death Punch, Stone Sour, Staind… Insomma ascoltiamo ed app

rezziamo di tutto.

* Quali sono le tematiche che affrontate nei testi? Di cosa parlano le vostre canzoni?

Alessandro, il nostro cantante, scrive i testi, che sono molto personali e introspettivi.  Prevalentemente esprimono stati d’animo e di come ci si possa sentire nei momenti di buio. Sono testi in cui ciascuno può trovare riscontro, in fin dei conti, chi non ha avuto esperienze negative o momenti difficili?

* Come vengono composte le canzoni all’ interno del gruppo? Lavoro di squadra o una mente sola?

Musicalmente è un lavoro di squadra. Tutto può nascere da un riff che qualcuno porta e che poi lavoriamo tutti insieme o da una session. Componiamo nel più classico dei modi, parlando,  provando e discutendo.

* Come vi vedete oggi come gruppo?

Siamo maturati ma abbiamo ancora molto da crescere e da dare, abbiamo tanta voglia di suonare dal vivo e altrettanta di realizzare nuova musica. Il tempo non ci ha ammorbidito, piuttosto ci ha regalato la giusta dose di esperienza per bilanciare parti melodiche e parti davvero metal.

* Salire su un palco prima di un’esibizione è sempre un mix di emozioni. Cosa provate lì sopra?

Il concerto per noi è il banco di prova di quello che abbiamo fatto in studio. Se un pezzo funziona oppure no lo puoi scoprire solo suonandolo a tutto volume! E’ sempre emozionante preparare un live, in qualunque situazione: nel corso degli anni abbiamo suonato sia su palchi importanti che in piccoli club e vi posso assicurare che l’emozione, l’impegno e la soddisfazione sono sempre gli stessi.

* Quali sono i vostri progetti futuri? Nuove pubblicazioni, collaborazioni, ecc…

Abbiamo finito di registrare il nostro secondo album ‘No More Flames’: in questo momento è in stampa, dovrebbe essere nei negozi entro l’anno. Stiamo organizzando un piccolo tour invernale per promuoverlo, per poi passare a qualche festival nel periodo estivo. Nel frattempo usciremo con un nuovo singolo dedicato alla sola distribuzione digitale, con relativo video,che farà da apripista a quello che sarà il nostro terzo lavoro e faremo uscire sulle piattaforme digitali il nostro EP del 2008 ‘One Last Time’… Insomma, ci aspetta un bel po’ di lavoro!

* A voi lo spazio per qualche parola.

Vorremmo ringraziare Nicola Zaccardi, che per la seconda volta ci ha invitato al Metarock Festival, e non di meno tutti i ragazzi della crew che hanno lavorato e reso possibile questa grande manifestazione.

Invitiamo tutti i ragazzi a seguirci tramite il nostro sito Web , Twitter e Facebook.

https://www.facebook.com/STR8Band

ETICHETTA: Adverse Rising

Grazie!

Foto ed Intervista a cura di Imperfectfleur
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