Avevamo lasciato i CRP (Collettivo Rivoluzionario Protosonico) nel maggio 2023 quando uscì il
primo full-lenght LP Beati Voi, li ritroviamo nel 2025 con l’uscita del loro nuovo album Al Diavolo
pubblicato il 14 marzo 2025 dalla Trip Records. In questi due anni la line-up ha subito delle
trasformazioni: sono rimasti Gianmarco Caselli (voce, basso, percussioni) e Andrea Ciolino
(chitarra, voce) mentre è subentrata al fuoriuscito Michele Barsotti, Chiara Venturini (basso,
chitarra tastiere). Quel che non è cambiato fino a diventare una sorta di marchio di fabbrica è il
loro rock sintetico d’assalto che propone un sound brutale, alienato (I due synth-pop alla Devo di
Esploderà e il più cupo Stalker con inflessioni mediorientali, il cow punk di Pasticche ),
claustrofobico dove i brani scorrono quasi più veloci della loro durata come scariche di energia
cingolata e abrasiva volta a creare una sorta di diario manifesto della loro e di un’intera
generazione (il boogie d’assalto di 90’s che è un tazebao della scena alternativa dell’area compresa
fra la provincia di Pisa e Lucca).
Le strutture delle loro canzoni lugubri, sardoniche, velenose e
opprimenti sono contemporaneamente affreschi geniali e potenti di geometria industriale
minimale e saggi di drammaturgia che hanno lo scopo di interiorizzare la paura. Il loro bozzettismo
spasmodico e incalzante usa di volta in volta i toni del synth pop più luciferino (non tanto lontano
da quello gotico dei Sister Of Mercy) e dell’art rock modernista alla Ultravox nelle due vie crucis
elettroniche di Partigiano e Modalità Di Crisi (con coda violentissima alla Ramones) o del post
punk intellettuale e modernista in Burocratica, Appaiono e Screpolano (a passo di pow wow). Il
gioiellino dell’album è però il coraggioso kraut-rock psichedelico di Baccante. Rimane inalterata la
vena nostalgica, disperata ma pur sempre determinata a mantenere vive le linee per cui i CRP si
sono formati: ferocia, rabbia, spirito di ribellione. Battito tribale, sincopi metalliche e deturpate,
dissonanze marziali, improvvisi cambi di tempo sono le linee guida degli arrangiamenti musicali del
gruppo. Nella musica dei CRP convive e viene aggiornata una tradizione che parte dall’hardcore
italiano (Negazione, Raw Power, CCM e Not Moving) e americano anni Ottanta (Black Flag e Circle
Jerks) e Novanta (Minor Threat, Fugazi, la scena riot grrls delle Bikini Kill e delle Sleater-Kinney)
fino ad arrivare all’arte di costruire sofisticati camouflages che nascondono dietro la facciata
dell’intrattenimento, un’accumulazione di detriti musicali che include tanto la dance post-
industriale dei Pere Ubu quanto le tecniche contorte e subliminali dei Notwist e dei Lali Puna.
L’artwork del disco è di Enrica Giannasi.