IL TRIANGOLO Faccio Un Cinema

 

Il Triangolo è un duo della provincia di Varese (sono di Luino) recentemente spostatosi a Milano e
attivo fin dal 2012. I due membri fondatori, Marco Ucigrai (chitarra, voce) e Thomas Paganini
(basso, voce), si sono impegnati in un mix frizzante di pop, beat e cantautorato con una musica che
riassume le esperienze della tradizione italiana dagli anni Sessanta agli anni Ottanta. Nel primo
anno di attività hanno pubblicato un EP di tre pezzi intitolato Giurami, hanno partecipato a varie
compilation (Top 100 2012, Rockit voll. 37 e 39 e Con Due Deca la compilation tribute agli 883) e
pubblicato il loro primo LP intitolato Tutte Le Canzoni. L’anno successivo partecipano alla colonna
sonora di Stallone The Movie.

Nel 2014 partecipano alla compilation di Rockit vol. 59 e pubblicano
il loro secondo album Un’America. Bisogna aspettare altri 6 anni per vedere il duo di nuovo con un
nuovo album intitolato Faccio Un Cinema che esce il 17 Gennaio 2020 per la Ghost Records. Il
nuovo album ribalta le pretese un po’ epiche del precedente sostituendole con semplici
canzoncine pop beat che danno un senso di freschezza ed immediatezza all’intero album; e qui
paradossalmente la brevità (dura solo 28 minuti) dà una mano.

Quello del Triangolo è in effetti un sound piacevole e vintage (i riferimenti al Merseybeat si sprecano) che riprende tanto il gusto della canzone melodica italiana, quanto il pop d’Oltremanica dalle operette di Gilbert E Sullivan alle canzoni di Petula Clark e Sandie Shaw. Il Triangolo è in effetti un duo di intrattenitori infallibili,
maestri di ritornelli che non fanno sbadigliare mai. Le loro canzoni sono delle parodie di
memorabili melodie che saccheggiano l’arsenale infinito delle armonie adolescenziali per
saggiarne il residuo potenziale commerciale e mettere in moto giocattoli tonali a volte simili alla
muzak di Brian Eno e all’eterogenea miscela retrò di Elvis Costello. Scorrono quindi fluenti e
leggere il pop yé yé di Nella Testa e quello cadenzato della title track (i due singoli apripista), il pow
wow arioso di Messico, il folk pop sintetico e atmosferico di Il Giorno Sbagliato e quello
melodrammatico di Siamo Diversi.

Questo filone trionfa con l’adesione a stilemi synth pop come in
Volevo Un Vizio, in quello cadenzato di Appunti, in quello malinconico di Ivan e infine – e
giustamente – in quello rilassante ed epigonico di Il Cielo che chiude l’album. Intelligentemente il
duo dissemina qua e là vari artifizi da sala prove (l’onnipresente accompagnamento orchestrale,
elettronica umile, dissonanze e cluster sparsi) fino a coniare un nuovo genere di pop da camera
meditato e pensoso. Una grossa mano la danno i testi tutti incentrati nostalgicamente sul periodo
adolescenziale: dagli amori estivi, alle prime sbronze al ricordo di troppi amici affondati nel gorgo
delle droghe pesanti sono presenti tutta una gamma di temi raccontati non da chi ha vent’anni e
possiede un punto di vista privilegiato ma da chi ne ha trenta e affronta una fase dell’esistenza in
maniera più matura. Abbandonato il vetusto mainstream indie pop in favore di un sound più
personale, Il Triangolo ha dato alla luce un prodotto che ha la freschezza ma non la follia della
gioventù.

di Alfredo Cristallo

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