GROG Men Of Low Moral Fiber EP

I Grog provengono da Reggio Calabria e nascono alla fine del 2015. Sono un duo composto da Luigi Malara (basso, glockenspiel, clavietta, tastiere) e Filippo Buglisi (batteria, tastiere). Il loro primo lavoro è un EP di 5 pezzi intitolato Your Satisfaction Is Our Best Reward che viene presentato nel luglio 2016 in un concerto organizzato dal collettivo reggino (L)imitazione. Fin dalla prima prova si fanno notare per il loro sound corposo e potente che si pone a metà strada fra l’espressionismo claustrofobico dei primi Nine Inch Nails e le sonorità grezze e primitive dei Wolfango. Nel settembre dello stesso anno il loro disco viene inserito nel catalogo della net label Musichette Records e il gruppo inizia ad allargare la sua attività live aldilà dei confini regionali suonando anche insieme a grandi nomi del panorama indipendente italiano come gli Uzeda e la Fuzz Orchestra. Il loro secondo EP esce sempre per la Musichette Records nel settembre 2017 col titolo di Men Of Low Moral Fiber presentando di nuovo la loro attitudine alla sperimentazione sulla forma canzone incastonata su ritmi noise feroci. La struttura dei loro pezzi è infatti aperta, percossa da nevrosi subliminali, eccitata da scosse emotive intermittenti, dilaniata da angosce sotterranee, puntellata da suoni discontinui. Il loro metodo consiste in un coerente accumulo di conflitti armonici che si muove fra il doom metal più invasato dei Cult Of Luna, il post rock più lento e scarnificato dei Codeine fino a lambire le atmosfere suggestive dei viaggi lisergici dei Mogwai e prima di loro dei Pink Floyd ovviamente. A loro è probabilmente dedicato il brano introduttivo The Great Jeeg In The Sky (che prende il titolo da The Great Gig In The Sky, il brano di chiusura del primo lato di The Dark Side Of The Moon), una litania elettronica alla Kraftwerk. Il secondo brano Got Ham è un festino martellante che riprende i ritmi cingolati dei Chrome per creare sinistre atmosfere da incubo. Anche il terzo brano Give More Water, Please Everybody usa tempi e controtempi e sussulti ritmici per creare una sensazione di suspense finchè il duo non decide di alleggerire quest’estenuante sensazione di attesa distendendosi in suoni quasi jazzati alla Soft Machine. Il loro eccitante mix fra noise psych rock e post rock raggiunge il suo apice nell’ultimo brano L.A. Crime,
sette minuti di raga dove le sferzate rabbiose degli altri pezzi cedono ad un’atmosfera più rilassata che l’uso contemporaneo di tutte le tastiere tastiere (il glockenspiel è un metallofono composto da lamelle metalliche che coprono tre ottave di piano, la clavietta è uno strumento ad ancia dotata di tastiera) rendono più tenue e aggraziato. Benchè duri poco più di un quarto d’ora, Men Of Low Moral Fiber presenta un duo già rodato, artisticamente maturo e pronto a prove su una maggiore distanze temporale. Per le quali li aspettiamo con interesse. L’EP è stato registrato da Simone Casile al Revulver Studio di Reggio Calabria nell’aprile 2017 mentre mix e mastering è stato effettuato 2 mesi dopo da Michele Alessi.

di Alfredo Cristallo

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