Un “viaggio insieme” dal Mediterraneo al Medioriente e oltre.

Sabato 21 febbraio sul palco del Centrum Sete Sóis Sete Luas di Pontedera saliranno un friulano di origine siciliana con la sua amata fisarmonica cromatica, un percussionista rumeno della Transilvania e le sue calde sonorità, un iraniano di origine kurda con i particolari e bellissimi strumenti della tradizione persiana, un veneto con radici pugliesi ai fiati e altro. Questa è la nuova formazione di “Safar Mazì” che riunisce musicisti con varie esperienze di musiche tradizionali e jazz, in un caleidoscopio di suoni e culture che si sfiorano e a volte si intrecciano tra loro…

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Safar in Farsi, la lingua persiana, significa Viaggio e Mazì in greco vuol dire Insieme, quindi “Viaggio Insieme…” … e di un vero e proprio viaggio si tratta nel quale ogni diversità contribuisce a costruire un nuovo percorso, una visione dinamica di una musica senza confini nè etichette, con energia e delicatezza, partendo dalla musica greca, turca, albanese, persiana, armena, con un pizzico di Italia…Paolo Forte è musicista eclettico, diplomato brillantemente in fisarmonica presso il Conservatorio di Foggia: nonostante la giovanissima età, ha vinto numerosi concorsi, suonato con moltissime formazioni friulane e venete in diversi Paesi Europei, collaborato con artisti di fama nazionale facendosi apprezzare per il suo talento e la sua generosità espressiva. Claudiu Alexandru Riza, da qualche anno in Italia, ha una formazione di batterista jazz ma ha suonato fin da bambino la musica tradizionale del suo Paese, la Romania, nei matrimoni e nelle feste popolari. Ha una predilezione per i tempi dispari ed un modo di suonare le percussioni, tra cui il cajon e la darbuka, molto personale, colorato e caldo.
Fuad Ahmadvand nato e cresciuto a Teheran, da qualche anno vive in Italia. Fin da giovanissimo ha cominciato a studiare il santur, strumento principe della tradizione iraniana, con diversi maestri di questo affascinante strumento. Suona inoltre il daf, tamburo a cornice con dei granelli di sabbia al suo interno che gli conferiscono un suono molto particolare e il tambur, liuto a manico lungo.
Renato Tapino, polistrumentista, è presente da molti anni sulla scena musical/teatrale italiana suonando soprattutto con il gruppo di musica etnica “Barbapedana”, di cui è fondatore e anima, con il quale si è esibito in tutta l’Italia e in diversi Paesi Europei ed Extraeuropei, compreso un concerto per il Parlamento Europeo a Bruxelles nel 2008.
Prima de concerto si terrà il finissage della mostra “Geste et Lumiere”, a cui sarà presente l’artista marocchino Ahmed al Barrak, autore dele opere create appositamente in occasione della sua partecipazione al programma di intercambio artistico internazionale del Festival Sete Sóis Sete Luas.
Una serata interculturale da non perdere!

21 Febbraio | INGRESSO LIBERO
21:30 – Finissage mostra “Geste et Lumière” con la presenza dell’artista Ahmed Al Barrak
22:00 – Concerto dei Safar Maži

CENTRUM SETE SÓIS SETE LUAS | Pontedera
Viale Rinaldo Piaggio 82
(Uscita stazione fs lato Piaggio)

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