Sabato 31 gennaio 2 spettacoli DA NON PERDERE al Teatro Era di Pontedera

alle ore 19 è in scena al TEATRO ERA DI PONTEDERA

AL FORESTÉR, vita accidentale di un anarchico,

la regia e l’intepretazione di Savino Paparella

testo di Matteo Bacchini,

alle ore 21

spettacolo da leggere di e con Michele Santeramo

al TEATRO ERA DI PONTEDERA

della prima nazionale di

LA PROSSIMA STAGIONE

(repliche fino a domenica 1 febbraio)

Sabato 31 gennaio alle ore 19 è in scena Al forestér, vita accidentale di un anarchico con testo di Matteo Bacchini, la regia e l’intepretazione di Savino Paparella e produzione Teatro del Tempo.Protagonista del racconto è Antonio Cieri, soldato di leva, ferroviere, anarchico, antifascista, morto su una collina spagnola in un giorno di aprile. Al forestér è un monologo a più voci. Lo spettacolo nasce da un’idea di libertà, la storia di come un ragazzo diventa un uomo e di come un uomo diventa un uomo libero. In scena un ragazzo coraggioso e spaventato, che non capiva come si potesse morire a vent’anni per conquistare una trincea e poi diventare la statua di ferro che guarda con riconoscenza un Savoia circondato dai piccioni.

Al Forester_Savino Paparella

I moti di Ancona, le barricate di Parma, l’esilio in Francia e la guerra di Spagna, era sempre dalla parte sbagliata, dalla parte degli sconfitti. Una vita accidentale e piena di immaginazione. Lo spettacolo immagina la storia personale di Cieri, un uomo quasi sconosciuto, che pensava poesie,pensava in abruzzese. Si racconta la storia di un uomo che credeva nella vita, una vita libera, che era destinato a essere forestiero in ogni luogo, a casa in ogni luogo.

Al Teatro Era di Pontedera, dopo il debutto di giovedì 29 gennaio, venerdì 30, sabato 31 gennaio, alle ore 21 e domenica 1 febbraio alle ore 18 continua la nuova produzione della Fondazione Pontedera Teatro La Prossima Stagione di e con Michele Santeramo, drammaturgo d’eccezione, vincitore premio della critica 2013 e premio Hystrio 2014 e fra i finalisti del premio UBU per il Guaritore come migliore novità italiana e ricerca drammaturgica.È un monologo di e con Michele Santeramo che sul palco è accompagnato dalle immagini e scene di Cristina Gardumi, che accompagnano la partitura del testo. Le immagini rivestono il ruolo fondamentale di mostrare la fisicità dei protagonisti, in uno spettacolo “da leggere” in cui non ci sono attori ma solo personaggi che dialogano attraverso la voce di un unico narratore”.È la storia di un lui e una lei, di un marito e una moglie, mostrati al presente in sei momenti della loro vita, a distanza di dieci anni l’uno dall’altro, dal 2015 al 2065, per cercare una risposta a come le vite delle persone saranno costrette a modificarsi, accontentarsi, piegarsi, perché intanto il mondo sarà cambiato ma le persone continueranno ad avere le stesse pulsioni profonde, gli stessi desideri, le stesse passioni. Viola e Massimo passano tra gli stravolgimenti imposti dal modo nuovo di vivere: un macchinario che permette di vedere i ricordi li costringerà a raccontarsi ogni verità; i soldi spariscono e al loro posto, per pura democrazia, viene usato il sangue; la morte è obbligatoria e si prenota ad orario e giorno esatti; i pasti sono sostituiti da barrette energetiche.

Lo spettacolo racconta come si modifica il rapporto tra questi due personaggi, come si modificano la loro voglia di tenerezza, il loro modo di scherzare, la loro innata leggerezza.

Ma il futuro, in teatro, non è credibile perché l’azione, per essere vera, deve trattenere il tempo nel presente.

 BIGLIETTI: Intero 12 euro – ridotto 10 euro – studenti 8 euro – biglietto serata 15 euro

Micle Contorno, ufficiostampa@pontederateatro.it mob. 349 6759575

Info: Fondazione Pontedera Teatro Tel. 0587 55720 / 57034 www.pontederateatro.it

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