Sgombero dell’Ex Colorificio

Dopo lo sgombero di oggi di nuovo a Pisa il 16 novembre. Perchè sarà tempo di tornare
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C’è un tempo per partire. E’ quello di una sentenza, che restituisce titolarità ad una proprietà privata molto attenta ai propri profitti ma altrettanto distratta sui propri doveri. E’ quello di uno sgombero, dove alla creatività di una comunità costituente si è opposta l’operatività dei reparti di polizia. E’ quello dei sigilli, un atto giudiziario che è anche simbolico, perchè la chiusura di quei cancelli sigilla una volta per tutte il concetto dell’intoccabilità della proprietà privata e delle sue prerogative, poco importa se utili socialmente o in relazione con il territorio. Quell’uscita di centinaia di persone dalla porta principale, tra due ali di poliziotti, in seguito all’interruzione delle attività del Municipio dei Beni Comuni a causa dell’intervento di normalizzazione è la fine di un ciclo, la chiusura di un capitolo. Ma non la fine dell’intera storia.
Perché c’è anche un tempo per tornare. Per riprendere in mano le motivazioni della nascita del Municipio dei Beni Comuni e della liberazione dell’ex Colorificio e rilanciarle, assieme al cuore, oltre l’ostacolo.
Da una parte un luogo vuoto e abbandonato che consuma inutilmente suolo e che chiede di essere riutilizzato e riusato e dall’altra una comunità. in crisi economica e sociale che richiede spazi di autogestione, di democrazia e di rigenerazione sono problemi a cui la politica istituzionale non ha voluto o non ha voluto dare risposta.
L’attacco all’intoccabilità della proprietà, il suo ridimensionamento a parte del tutto e non a unità di misura del vivere civile assieme ai mercati, è la base che ci unisce e l’obiettivo politico che ci spinge a chiudere un capitolo. E ad aprirne un altro.
L’ex Colorificio è e rimane proprietà collettiva. Il blocco della attività e l’uscita dell’ultimo esponente del Municipio dei Beni Comuni dal cancello di via Montelungo a Pisa segnano semplicemente un cambio di passo, un riaggiornamento dei nostri metodi e delle nostre strategie. Dopo un anno di attività, dopo un percorso politico chiaro e condiviso non si torna indietro.
Per questo il 16 novembre saremo nuovamente in piazza a Pisa assieme a tutte quelle donne e a quegli uomini che assieme a noi hanno condiviso direttamente o politicamente l’esperienza dell’ex Colorificio liberato.
Scenderemo fianco a fianco mettendo assieme le nostre differenze ed i nostri linguaggi, per ricordare che lo sgombero dell’ex Colorificio è stato solamente una prima tappa di un cammino più lungo.
Il 16 novembre a Pisa, una volta di più, sarà il nostro ed il vostro momento. Collettivo, condiviso, partecipato. A sottolineare che l’intoccabilità della proprietà, la centralità dei mercati e la libertà del capitale sono parte di un mondo in crisi, di un passato da dimenticare.
C’è un tempo per partire ed uno per tornare. C’è n’è uno per rientrare. Ed il 16 novembre sarà quel tempo.

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