Arriva sempre il momento in cui bisogna riprendere in mano ciò che abbiamo lasciato incompiuto.
Questo è il caso del cantautore Alessio Ivan che dopo molti anni di inattività musicale ha fatto uscire il suo primo disco Viola. E’ un disco che nasce senza pretese ma che racchiude la voglia di raccontarsi, come se questi anni fuori dalle scene fossero stati una molla che si caricava e che adesso è partita.
Le canzoni hanno una patina di malinconia che si sposa alla perfezione con i testi. Alessio parla della sua rabbia, delle sue inquietudini ma anche di speranza e di ottimismo, come a voler fermare tutti i suoi pensieri per mostrarli a sua figlia Viola, alla quale è dedicato questo album.
I brani variano dall’acustico all’elettronico con venature rock e nel complesso sono piacevoli all’ascolto anche se con soluzioni musicali e sonore già sentite ma non è un disco studiato a tavolino e non punta ad arrivare nelle prime posizioni in classifica e, sinceramente, meno male!
Alessio è autentico ed è ingenuo, nel senso più bello del termine. Si è buttato anima e corpo a scrivere e registrare un disco dopo anni di silenzio musicale, durante il quale si è creato una professione e una famiglia ed ora ha deciso di riprendere in mano il percorso che aveva interrotto mettendolo nero su bianco.
Conil brano Vienimi a Salvare ha raggiunto la finale dell’edizione 2018 del Varigotti Festival (premio nazionale per la canzone d’autore emergente) quindi, per questo, sarebbe interessante vedere (e sentire) Alessio suonare dal vivo con una vera e propria band perché sicuramente le sue canzoni avrebbero un altro appeal.
Sarei curioso di ascoltare un nuovo lavoro di Alessio Ivan tenendo in considerazione queste premesse.
Di seguito lascio alcuni link per ascoltare Viola:
Spotify – https://spoti.fi/2M9vyAv
iTunes – https://apple.co/2NZKj9q
Google – https://goo.gl/bzfeHd
Questo è il videoclip di Vienimi a salvare, con il quale è arrivato in finale al Varigotti Festival:
https://youtu.be/vgt7edT6NuQ
www.facebook.com/alessioivanld/
www.alessioivan.com
Recensione a cura di Marco Savona per Beng! Press
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