VONDATTY Nemico Pubblico

 

VonDatty è il nickname di Roberto Datti, cantantautore, musicista e compositore romano (in realtà
è nato a Tivoli) che dopo varie esperienze con band intraprende il suo percorso solista con l’EP
Diavolerie (6 brani; uscito nel 2012) primo capitolo della Trilogia della Notte che comprende l’EP
Madrigali (6 brani; uscito nel 2014) e l’album Ninnenanne (uscito nel 2017). Apre i concerti di
musicisti come Edda, Dellera, Filippo Gatti, Riccardo Sinigallia, Giacomo Toni, Cassandra e Raffaele,
Le Mura, Chiara Vidonis, Lucio Leoni, Tommaso Di Giulio, Francesco Motta e della cantante
svedese Cajsa Sijk. Successivamente comincia a lavorare al suo nuovo LP Nemico Pubblico che esce
il 15 gennaio 2021 per la Vrec/Audioglobe. Nemico Pubblico, concepito come concept album
autobiografico (lo si capisce subito dal parlato iniziale di Intro), è un classico esempio di
cantautorato vintage che compia in forma erudita lo stesso meccanismo di vivisezione e
amputazione che era stata compiuta dal progressive rock degli anni Settanta da gruppi di
avanguardia come i King Crimson, i Roxy Music, i Pink Floyd e i Soft Machine. L’album produce di
fatto un suono che è un limbo fra antiquate sonorità pop, trance trascendente, funky soul da
Blaxploitation, fra futurismo e nostalgia. Le canzoni tendono a ripetere sempre gli stessi trucchi,
sfruttando gli arrangiamenti per pervenire a un metabolismo che determina di volta in volta se si
tratta di canzoni nostalgiche o piece surreali. Sfruttando le musicalità Eurodisco anni Settanta
trasfigurato da arrangiamenti retro-futuristici, VonDatty si pone come esponente di una scuola che
usa il linguaggio rock e persino le nuove tendenze hip hop degli anni Dieci del terzo millennio
secondo un mood che è tanto austero quanto il classicismo pop ma tanto lieve quanto la musica
leggera. Il suo marchio di fabbrica è una trance ottenuta accoppiando i droni delle chitarre e delle
tastiere a una cadenza martellante seguendo le intuizioni dei Velvet Underground e dei Neu. Lo
stesso soul funky che è il tema generale degli arrangiamenti è un prodotto della scuola
decostruttivista della no-wave dei primi anni Ottanta.

Tutti i brani raccolgono spezzoni di generi e stili e li riconvoglia in una modalità compositiva che appare nuova rispetto agli elementi revivalistici da cui è composta. Nasce così il cantautorato vintage anni ’70 di Gli Aspetti Generali (chitarra morriconiana e contrappunto di cornetta), Hanno Bendato Il Mio Cuore e la title-track
(che riesce genialmente ad animare nel corpus della canzone un rhythm’n’blues alla Rolling
Stones) oppure ancora il cantautorato di Maledetti Giorni (che nasconde una diabolica anima rap).
L’altra parte del programma di VonDatty ovvero la sua versione postmoderna del funky soul può
invece vantare gemme accattivanti come Spleen (che ricorda gli ultimi dischi dei Jam quelli più soul
o in alternativa quella dei primi Style Council), il funk alla Sly Stone di Nervi e soprattutto il tour de
force di Spy Story un soul funky con mellotron in sottofondo e drumming in costante controtempo
con le due chitarre. Da questa dicotomia si distaccano il pop lo-fi di Latte (che somma l’uso del
piano e del mellotron tipico di Sparklehorse all’uso di un sax allucinato stile Morphine) e il blues
carico di tensione di Due Animali Feroci degno dei Free. La chiusura è affidata a un remix
drum’n’bass di Maledetti Giorni. Nemico Pubblico è un esempio perfetto in cui il canone musicale
trascende e assume maggior rilievo della canzone. Il gruppo che accompagna (Vertigo Band)
schiera Pierfrancesco Aliotta (basso), Vieri Baiocchi (batteria) e Gabrielle Proietti (chitarre). Hanno
collaborato Lucio Leoni (chitarre e voce in Intro), Roberto Dellera, Lara Martelli e Dj Mike (suo il
remix di Maledetti Giorni). La produzione è di VonDatty e Aliotta.

di Alfredo Cristallo

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