THE BANKROBBER Missing

The Bankrobber sono una band trentina di Riva del Garda nata nel 2008 su impulso dei fratelli Giacomo (voce, chitarra) e Maddalena (tastiere, voce) ai quali si unirono subito Neri Bandinelli (batteria) e Andrea Villani (basso). Il nome derivava dall’omonima canzone dei Clash. Hanno iniziato a girare l’Italia fin dal 2009 e nel 2010 hanno vinto il concorso nazionale Rock targato Italia.

Nel 2012 la loro cover di Senorita viene inserita nell’album di remix di Enrico Ruggeri, Le Canzoni Ai Testimoni. Nel 2014 esce il loro primo LP Gazza Ladra. Nel 2015 pubblicano due singoli Always On My Mind (una cover di Elvis Presley) e Good Road To Follow che segnano il loro esordio nell’uso dell’inglese per i testi delle canzoni. Nel 2016 pubblicano l’EP In The Land Of Tales. Continua in questo periodo la loro attività concertistica e tanto impegno viene premiato nel 2017 quando vengono premiati all’Akademia Musc Award a Los Angeles per la categoria Best Alternative Rock Song per il singolo Closer che anticipa l’uscita del nuovo album Missing che viene pubblicato nel febbraio 2018 per la Vrec/Alka Record/Audioglobe.

Musicalmente il sound dei Bankrobber sta a metà fra il synth-pop inglese degli anni Ottanta e il brit-pop del nuovo millennio. La loro sostanzialmente è una musica di hot acts, una manciata di canzoni ognuna delle quali può benissimo funzionare da potenziale hit singolo e tutte insieme compongono un buon album accattivante senza essere derivativo ed eclettico senza essere inconsistente.

Le loro canzoni sono avvolte da un umore cupo e claustrofobico che li avvicina ora al power pop autunnale (The Womanizer) e arioso (Skies Of Thorn) alla Kate Bush, ora al synth pop più sinistro e oscuro (A Good Guy With A Gun, Afraid, Closer, Just Have A Dream, dove l’oscurità della melodia assume forme più elegiache), ora al lo-fi acustico e cadaverico alla Elliot Smith (If You Were Here) ora ad uno shoegaze deformato da propulsioni desert rock (Gold quello più atmosferico, Summer Of Love quello più ruvido ed epidermico). Le cose migliori sono alla fine quando la band si lancia in composizioni più intricate ed articolate: Greetings From My Place che parte come un lo fi bisbigliato alla Nick Drake e si evolve in un sorprendente noise rock e My Revolution (che appare solo nella versione in vinile bianco ad edizione limitata di sole 250 copie) un prog-rock a passo di pow wow. Stretto fra l’esistenzialismo desolato dei Public Image Ltd. Ma con la rabbia del punk filtrato attraverso la grata della nevrosi e il minimalismo psichedelico dei Sonic Youth più dolci e meno rumorosi, Missing è un disco che abusa dei cliché dei Velvet Underground ma lo fa in maniera incantevole. La produzione artistica è di Massimiliano Lambertini e Michele Guberti. La copertina del disco è stata creata dalla disegnatrice di fama internazionale Laurina Paperina e dal fotografo Daniele Magoni.

di Alfredo Cristallo

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