NU BOHEMIEN La Nostra Piccola Guerra Quotidiana

I Nu Bohemien sono una band veneta proveniente dalla zona fra Padova e Rovigo e formatasi nel 2010 come trio composto da Diego Franchini (voce, chitarra), Marcello Segrini (basso) e Francesco Sicchieri (batteria). Nel 2012 con la produzione di Manuele”Stirner”Fusaroli pubblicano il loro album d’esordio La Consuetudine Del Sentito Dire, che si inserisce sia dal punto di vista musicale che lirico nel filone della darkwave, pur privilegiando i momenti acustici. Successivamente collaborano con Appino dei Zen Circus nella traccia La Provincia e il video del singolo Non Preoccuparti Bambina (dal primo album) viene pubblicato in esclusiva da Rolling Stone Italia. Dopo un tour che li porta su e giù per la penisola, nel 2014 la band si allarga, accogliendo nella line-up Thomas Salandin alle tastiere e synth. Dopo un lungo percorso di elaborazione iniziato nel 2013, il gruppo inizia a registrare nel 2015 il secondo album La Nostra Piccola Guerra Quotidiana che esce a inizio marzo 2016 per la Woodworm.

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L’arrivo di Salandin ha spinto il gruppo a virare dal dark iniziale ad un art-rock futuristico ricco di echi, riverberi e fasce di elettronica che conferiscono al sound quel tono di malinconia esistenziale che sottolinea perfettamente le piccole e terribili storie di provincia raccontate nelle liriche. Le canzoni appaiono infatti sempre minate dalla paura di un presente alienante per quanto siano sorrette da ritornelli orecchiabili e arie quasi operatiche grazie alla chitarra luccicante di Franchini e ai sequencer di Salandin. L’album è un caleidoscopio di arrangiamenti stranianti, venati da un senso di decadenza: la marcetta melodica di Tua Sorella (il singolo apripista dell’album) con sventagliate epiche di synth, le morbose ballate di strada di Augurami Buona Fortuna e Alexander, la serenata psicotica in crescendo di La Rivoluzione. La sutura con il pop futuristico e sintetico dei primi anni Ottanta è rappresentato dagli inni generazionali a ritmo pellerossa di Tutto Quello Che Hai e La Provincia (con un tocco anodino di nostalgia in più) e dallo sketch desolato di Vodka E Popcorn cullato da onde di elettronica funerea. Il giusto tributo al punk-pop (che resta comunque il tratto strutturale dei loro brani) è pagato attraverso Quello Che Conta Di Te, un ritmo boogie massacrato dai riff a cascata di chitarra e synth e dal pop modernista di Buongiorno Principessa. Più discoste dal tono generale dell’album (e dunque più singolari) sono la ballata folk della title-track e Un Altro Giorno Di Merda che vive sul pregevole interscambio fra chitarra, basso e tastiere. Il costante piglio epico così come il formato esistenziale ed onirico dei brani sanciscono con maggiore enfasi melodica il pathos del sublime e della caducità delle cose umane. Il disco è stato registrato, mixato e prodotto da Fed Nance (al secolo Federico Cavallini) ed è stato masterizzato da Giovanni Ferliga (Aucan). Hanno collaborato alla realizzazione del disco, scrivendo, cantando e suonando anche Luca Romagnoli e Marco di Nardo entrambi membri della band Management del Dolore Post-Operatorio. La distribuzione è Audioglobe/The Orchard.

di Alfredo Cristallo

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