SPEEDY CHECK

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IL COMANDANTE DEI VIGILI DI PONTEDERA VUOLE INSTALLARE GLI “speedy check” sulle strade del centro urbano. Ma sono illegittimi.
Secondo quanto dice la legge, sembra proprio che la maggior parte dei Comuni italiani si serva di questi autovelox in maniera indebita.
La legge infatti prevede che non possano essere installate postazioni di controllo della velocità completamente automatiche (proprio come gli Speed Check) all’interno del territorio considerato “centro abitato”.
Per servirsi di questi apparecchi rispettando le norme legislative, i Comuni non possono fare altro che tenere tutte le postazioni di rilevamento vuote o comunque disattivate o assicurare la presenza di un Vigile durante le fasi di funzionamento degli Speed Check.

Occorre precisare che ovviamente questo discorso è valido solo nel caso in cui gli autovelox siano installati sulle strade prettamente urbane, mentre queste stesse norme non hanno nessun valore sulle strade urbane di scorrimento, ovvero sui viali a doppia carreggiata senza incroci privi di semaforo, dove è vietata la sosta, e sulla strade extraurbane ordinarie, sempre che il Prefetto abbia autorizzato controllo di rilevamento automatico in alcune tratte.

Alcune amministrazioni comunali sostengono infine che è possibile servirsi degli Speed Check in maniera completamente automatica (senza un vigile nei paraggi) anche sulle strade urbane ordinarie. Per aggirare la norma che vieta l’uso dei rilevatori di velocità sulle strade urbane, i comuni vorrebbero contestare agli utenti della strada non l’eccesso di velocità, ma semplicemente la “velocità pericolosa”, una nuova infrazione prevista dalla riforma del Codice della Strada e punita in maniera meno rigida, accertabile con apparecchi automatici anche su strade prettamente cittadine.

La riforma però spiega che gli apparecchi per il rilevamento e l’accertamento della “velocità pericolosa” debbano essere forniti di una’omologazione specifica. Al momento una soluzione di questo tipo risulta semplicemente irrealizzabile, perché comporterebbe la realizzazione di un rilevatore che sappia distinguere in ogni situazione e in ogni contesto possibile una velocità pericolosa da una innocua. Gli autovelox odierni infatti sono in grado di certificare esclusivamente se un veicolo ha oltrepassato una determinata velocità.
Pertanto l’installazione degli Speedy Check si rivelerebbe essere solo uno spreco di denaro pubblico.

Alessandro Tantussi

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