Dopo la Biblioteca della Sapienza, anche Babil a rischio chiusura

 

>La notizia del prossimo sequestro dello stabile di via Montelungo – dove
>finalmente l’esperimento della Biblioteca Popolare Babil insieme al
Municipio
>dei Beni Comuni aveva trovato una sede consona al proprio progetto – compone
>un
>triste distico per quanto riguarda la lenta e inesorabile scomparsa delle
>biblioteche in città.
>
>Simile a un monolite oscuro al quale rivolgere i propri interrogativi senza
>risposta, il Palazzo della Sapienza in via Curtatone e Montanara è diventato
>il
>simbolo della sorte cui sono destinate le biblioteche a Pisa, compresa la
>Biblioteca Babil del Progetto Rebeldia. E non importa che l’una sia
blasonata
>e
>ricchissima di tesori (ora accatastati a Montacchiello, lontano dalla
>possibilità d’uso di chiunque), mentre l’altra sia il frutto di un
>esperimento
>dal basso; non importa che la ricchezza dei cataloghi sia incomparabile,
così
>come la quantità degli ospiti quotidiani. Il concetto riguarda ben altro: i
>presidi di democrazia scompaiono e le istituzioni osservano indolenti quanto
>accade.
>
>Molto poteva essere fatto da parte dell’attuale amministrazione per evitare
>che si arrivasse al sequestro e quindi allo sgombero dell’esperienza dell’ex
>Colorificio Liberato. Ora, come purtroppo spesso accade, non resta che
>gestire
>la crisi, ciascuno con i propri mezzi a disposizione. La Biblioteca Babil –
>diecimila volumi molti dei quali ancora da inventariare – da sempre è stata
>luogo di formazione per i tanti volontari che nel tempo hanno acquisito i
>rudimenti della biblioteconomia, compreso la conoscenza dei mezzi
informatici
>utili alla catalogazione dei volumi. Lo ricordiamo ai nostri amministratori:
>la
>Biblioteca Babil è iscritta al Metaopac pisano, anche se da anni non riesce
a
>pubblicare il proprio catalogo, costretta nelle maglie sempre più rigide di
>uno
>sgombero che segue l’altro.
>
>Triste è una città dove i libri rimangono celati ai più. Di questa
>liberazione
>Babil si era fatta promotrice, un’azione che continuerà, senza sosta, anche
>dopo lo sgombero di via Montelungo. Senza retorica, i nostri libri saranno
il
>presidio a difesa dei nostri spazi. Libri donati dalla cittadinanza pisana,
>spazi aperti a tutte e a tutti che nessuno mai potrà chiudere.
>
>Per questa ragione, rinnoviamo il consueto invito alla cittadinanza a portare
>un libro a Babil sabato 5 ottobre in Logge dei Banchi, durante
>
>Biblioteca Popolare Babil

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