One life: un documentario spettacolare (da domani al cinema)

One life è l’imponente progetto della BBC sulla bellezza della biodiversità del pianeta terra. Sei anni di lavorazione, 1500 persone coinvolte nel progetto, fra ricerche scientifiche e riprese, 70 telecamere a sorprendere le specie in estinzione, i movimenti di animali rarissimi fra Costa Rica, Brasile, Israele, Kenia, Antartide, Venezuela, Etiopia, Indonesia, e altri angoli di paradiso incontaminato dalla presenza dell’uomo. Ovunque, le stupende coreografie di danza di questi esseri che così tanto assomigliano all’uomo nel loro rapporto con la vita, con la Madre Terra, nello spirito di sopravvivenza e nell’istinto, di procreazione prima e di difesa dopo, della vita messa al mondo. Un unico pianeta. Un’unica vita che ci accomuna (one life è appunto il titolo). Questo il messaggio del regista Michael Gunton (anche direttore creativo del Gruppo di Storia naturale della BBC e produttore esecutivo delle ultime importanti serie Africa e Survival).

 

La bellezza dei movimenti accomuna, da un polo all’altro del pianeta, le specie animali in un unico senso della vita, come se fosse la stessa danza. Movimenti colti grazie ad una tecnologia sofisticatissima che permette di vedere ciò che all’occhio nudo dell’uomo non è dato cogliere: macchine HD macro e ultra ingrandimenti, a scoprire dettagli mai visti fin ora, carrellate ralenti che regalano scene mozzafiato, riprese aeree giro-stabilizzate per il volo degli uccelli.

Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, un sistema perfetto che si autoregola da solo con una grazia che il mondo umano sembra aver dimenticato. Il documentario vuole anche discostarsi dal filone più alla moda del film naturalistico contemporaneo (da MicrocosmosLa marcia dei pinguini, per citare solo due titoli famosi), optando per una scelta estetica più rigorosa e classica (tipica della “scuola” BBC): una funzione meno spettacolarizzante ed una maggiore trasparenza dunque nei confronti del mondo della natura, ovvero una minore antropomorfizzazione che, seppur incantevole, a volte può sembrare il vizio estetizzante di una certa tendenza del genere e della sua visione sempre antropocentrica. Un film che fa sorridere – una leggera ironia sottolinea le affinità di atteggiamento con l’uomo e il senso della personalità che distinguono un animale dall’altro, proprio come un uomo pigro si differenzia da uno iperattivo, un furbo da uno stupido – ma anche un film che fa riflettere e che sicuramente avvicina ad una maggiore coscienza ecologica e ad un maggiore rispetto per il Pianeta, che è unico appunto, come la vita.

Simona Previti

Fonte: Mymovies.it

Qui potete trovare il trailer ufficiale italiano: http://www.youtube.com/watch?v=CVTJjC4H5MM

 

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