LES ACCROCHE – COEURS D'ANGERS (Francia) 2012, festival delle arti di strada

Che cos’è Angers? É una città della Francia a millequattrocentocinquanta km da Pisa, una città gemellata con la città della Torre Pendente. Una città molto bella, dinamica, con una lunga ed antica storia che la lega anche a Napoli, la cui famiglia regnante, gli Angiò diede anche il nome al dipartimento francese di cui fa parte la città e la cui influenza è riscontrabile nelle fattezze del Castello Maschio Angioino del capoluogo partenopeo, che ricorda nello stile quello d’Angers . Divisa in due parti dal fiume Maine, attraversato dalle Peniche (battelli sull’acqua) trasformati in discoteche, pizzerie, ristoranti, uffici, con il castello Angioino che domina dall’alto questa bellissima città piena di cose da raccontare, tanti monumenti, un bel centro storico, ricca culturalmente, con i suoi teatri e le sue manifestazioni. Grande ed innovativo il teatro del Quai situato sul Meine. Da ricordare anche Le Chabada, luogo di concerti, o il Caffè dei Giovani, luoghi antichi e contemporanei nello stesso tempo pieni di studenti borghesi e festivi.

In questa città della dolcezza angiovina dove si parla il miglior francese e che si affaccia sui castelli della Loira, si svolge un festival teatrale Les Accroche Cœurs il 7/8/9 Settembe. Un festival a cui partecipo da diversi anni e di cui sono un fan, un festival il cui direttore artistico è di origine italiana Philippe Violanti. Questa città durante il festival è invasa da 250.000 persone che corrono da un posto all’altro per vedere il massimo di spettacoli e performances possibili, tutte gratuite, una marea di gente che si distribuisce in tutta la città facendo felici i commercianti, gli organizzatori, gli artisti, e la città tutta intera. Quest’anno il festival si è orientato verso il Nord dell’Inghilterra, e quindi tutti vestiti in kilt in onore all’acqua dei rubinetti della città che sarà fornita dalla Scozia.

Il festival sarà anche pieno di effetti speciali ed intrattenimento per un pubblico fin troppo numeroso a mio avviso. Se devo fare un appunto, vorrei dire che si è respirata veramente poca cultura, come la intendo io , intima, profonda , emozionale. Indimenticabile. Spettacolo in grande formato , oppure piccole rappresentazioni per fare passare dei buoni momenti dove il pubblico ha giocato a volte il ruolo del clown , facendo l’attore stupido comandato dall’artista in scena che si siede e fa fare tutto a questi ignari giocolieri del niente, insomma vuoto. «  Vide » come direbbero i francesi. Tanti spettacoli, tanti mezzi economici, tecnici, umani e che cosa ti resta di quello che hai visto (sempre che tu sia riuscito a vedere, tanta gente non riesce a vedere nulla, talmente la presenza del pubblico è enorme, troppa per i luoghi di spettacolo). Niente, rien , nada.

Gli altri anni mi ero emozionato con spettacoli poetici, romantici anche se erano per 4000 persone, Angeli che discendevano dal cielo, piume, danzatori che si confontavano con gru meccaniche, demoni che bruciavano tutto, quest’anno è riempimento, ma nessuna poesia. Naturalmente parlo per me che vi faccio questa cronica.. Nonostante questo vuoto culturale privo di emozioni e sensazioni forti, è comunque magico venire qui e respirare la gioia della gente che viene a Les Accroche- Cœurs, forse solo a distendersi e a dimenticarsi le fatiche oscure della vita. In fondo la poesia sta in tutte le cose e nella gente quando è sobria, leggera, scanzonata e amante della vita. Gli italiani erano rappresentati da i romani del Tony Clifton Circus con il loro Christmas Forever, in cui ridicolizzano la coca-cola e fanno morire Babbo Natale, Uno spettacolo che mi è sembrato degno di nota è Underground della compagnia inglese Motion House, in cui con una struttura trasparente in acciaio hanno riprodotto una cabina della metropolitana di Londra e con una danza mista tra contemporaneo, equilibrismo e atletismo hanno fatto rivivere ai presenti un viaggio tipico dell’underground londonianiano. La vita che ci passa dentro e le varie storie individuali tentavano di essere rappresentate. Una bella idea, ma che mancava ancora di qualcosa per toccare fortemente le corde emozionali.

Vincenzo Cirillo

 

Info su: www..angers.fr/accrochecoeurs

4 comments to “LES ACCROCHE – COEURS D'ANGERS (Francia) 2012, festival delle arti di strada”
4 comments to “LES ACCROCHE – COEURS D'ANGERS (Francia) 2012, festival delle arti di strada”
  1. Caro Vincenzo,

    “Nulla, rien, nada” mi para personalmeto un poco excessivi. Avro piacere a ne parlare con te quando vengo in Toscana se e possibile. Sono d’accordo che abbiamo avvuto molto molto gente, ma ho vissuto e sentito sensibilita e riflessione attraverso molti momenti e testimonianze da parte diversi. A presto spero. Filippo Violanti, inamorato delle Accroche-coeurs e della Toscana

  2. Ciao Philippe intanto grazie del tuo commento, avro’ immenso piacere d’incontrarti, comunque anch’io sono un fans del tuo bellissimo festival , pero’ metterei anche delle forme più piccole di spettacoli e sopratutto con contenuti politici , sociali forti e non per forza comici e con l’interazione del pubblico. Comunque complimenti per la bella organizzazione, e grazie di occogliermi ogni volta. La mia non era una critica distruttrice ma costruttrice .

  3. Grazie in ritorno Vincenzo. Capisco bene la tua risposta. Siamo in uno festival dove è difficile avvere delle proposte con pocchi spettatori. Pero, ce n’era in musica classica, marionette, cinéma, teatro (Jack l’éventreur) e in orario di matinà… Molti spettacoli e opere di arte hanno lo loro discorso sulla società – con e senza il modo comico – anche il lavoro di Jeremie Rigaudeau “Reverse Graffiti” quando s’è chiuso la superstrada la domenica, o ancora “L’homme voilier” e il rapporto alla nature e il fiume. E anche quando la catedrale, magnifica di note con il lavora sulla luce, suonava per 4 giorni pieni soltante con le campane di Big Ben. E altre cose ancore. Il sentimento d’un poco di fraternita vissuto attraverso molti incontra e già una proposta che serve al suo nivello un progetto di progresso. A presto. Filippo

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